Recensioni

"Vicoli di Baires  inondati di eros e di densi odori andini hanno caratterizzato il Doppio Concerto di Astor Piazzolla con il caratteristico suono del bandoneon dominato da Chiacchiaretta" oltrecultura.it

"...uno strepitoso Cesare Chiacchiaretta che oltre ad aver fornito un'interpretazione perfetta con passione e tecnica, ha letteralmente trascinato ogni altra componente nelle virtù del Concerto per chitarra, bandoneon e archi “Hommage à Liege” di Astor Piazzolla. Per l'interpretazione della sequenza Cadenza-Milonga-Tango del compositore argentino, per le le sequenza di tonalità e le proposte sentimentalmente altalenanti, per i dialoghi fra i solisti, il brano senza dubbio rimarrà nella mente come grande esecuzione ed impronta della serata" teatro.it

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Dalle sommerse e malinconiche atmosfere sudamericane, alla brillantezza di “Escualo, brano di difficilissima esecuzione in cui i musicisti hanno dato prova delle loro capacità virtuosistiche oltre che di interpretazione, elemento vitale per l’esecuzione di questo genere musicale.

Il duo Bandini-Chiacchiaretta non ha tralasciato nulla: amore, passione e anche dolore, le suggestioni che solo il tango sa regalare." Bergamo News

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Cesare Chiacchiaretta is a superbly musical soloist who achieves an impressive expressive range" Amazon.com

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Cesare Chiacchiaretta is an excellent bandoneon player and his playing is ravishing". Pizzicato.lu

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L'estro dispotico, a tratti femminile, graffiante e dolcemente ribelle di Cesare Chiacchiaretta" Carlo Campanile per dotguitar.it

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I Filarmonici di Busseto (Simone Nicoletta clarinetto, Giampaolo Bandini chitarra, Cesare Chiacchiaretta fisarmonica e compositore, Antonio Mercurio contrabbasso, Roger Catino percussioni) sulle note di Nino Rota apre una finestra sul circo di Fellini oppure rimanda all’opera lirica, con la fisarmonica a prendere su di sé la linea melodica, generando esiti insoliti e bellissimi che lasciano intatta la verdianità" Maria Luisa Abate di Deartes.clou

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Il quintetto (chitarra, fisarmonica, contrabbasso, clarinetto e percussioni) non si è limitato certo a intercalare brani dell’opera alla voce recitante, ma ha proposto anche brani circensi di Nino Rota, e musiche scritte dal fisarmonicista Cesare Chiacchiaretta. La formazione è quella tipica di un ensemble di musica da ballo popolare e nella ragione fondativa del gruppo (che ha suonato nei maggiori teatri del pianeta) c’è l’intento di voler riscoprire, attraverso ricerche d’archivio, il Verdi del popolo, la cui musica si ballava anche nelle piazze, nelle balere, nelle feste di paese, il Verdi delle bande musicali: uno dei pochi legami autentici, nel sentire italiano, fra cultura alta e bassa, fra élite e popolo. Nei momenti in cui era necessaria una maggiore tensione drammatica la fisarmonica ( un’orchestra portatile) e le percussioni, rinforzate dai timpani, hanno dato i colori musicali giusti" Marco Buttafuoco per giornaledellospettacolo.globalist.it